Descrizione
1 Chiesa di San Francesco
La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1258, pochi anni dopo il passaggio in città di san Francesco. È considerata, a ragione, uno dei più rappresentativi esempi di architettura francescana in Italia. Fu consacrata nel 1371 a lavori non ancora finiti. Nel Quattrocento furono innalzate le due torri campanarie di forma pentagonale, mentre la cupola fu costruita nel 1549. Nel portale che affaccia sulla piazza, è visibile una scultura in travertino raffigurante Giulio II, il Papa che liberò la città dalla tirannia dei Guiderocchi, potente famiglia ghibellina che si oppose al potere papale. L’edicola sulla destra (1639), piccola e suggestiva, è di Lazzaro Morelli.
La facciata principale della chiesa è quella visibile in via del Trivio realizzata in conci di travertino, si presenta in forme lisce e imponenti a coronamento orizzontale.
Dei tre portali gotici ricchi di decorazioni e ornamenti floreali, quello centrale è indubbiamente il più interessante, alzando lo sguardo verso l’arco si nota un agnello, simbolo dei lanari ascolani, che contribuirono alle spese per la costruzione del tempio. Nell’affresco presente all’interno della lunetta sono rappresentati san Giovanni, la Madonna e san Francesco. L’interno della chiesa è a tre navate divise da pilastri ottagonali che reggono archi gotici a volte romaniche, l’effetto è sobrio, austero, di sicuro aiuto a un momento di devozione. Sulla navata di sinistra c’è un bellissimo crocifisso ligneo, un tempo collocato dentro al Palazzo dei Capitani, che uscì indenne dopo il tremendo incendio che nel 1535 distrusse il Palazzo. Tradizione vuole che dal crocifisso sia uscito sangue per ben due volte.
2 La Loggia dei Mercanti
Di fianco al portale che affaccia su piazza del Popolo c’è la Loggia dei Mercanti, edificata nel 1513. Sulla parete è visibile una lastra di travertino che riporta incise le diverse misure prescritte per la produzione di coppi e mattoni dell’epoca. La loggia fu fatta costruire dalla florida e potente Corporazione della Lana, che vi esponeva i propri prodotti. Il disegno progettuale è attribuito a Cola dell’Amatrice.
3 Chiostro Maggiore e Chiostro Minore
Proseguendo verso destra lungo via del Trivio, si incontra il Chiostro Maggiore della chiesa di San Francesco, oggi perfettamente ristrutturato, che fu costruito tra il 1565 e il 1623. Al centro si trova un pozzo ottagonale a colonnette tortili. Il Chiostro Minore, seppur presente, è stato inglobato in un palazzo.
4 Oratorio di San Francesco
Adiacente all’area del chiostro si trova l’aula dell’Oratorio di San Francesco, ora Sala Cola dell’Amatrice, restituita alla città di Ascoli nel mese di marzo 2012. L’intervento conservativo ha favorito il recupero delle decorazioni ornamentali in stile rococò eseguite da Tommaso Marini e degli affreschi, alcuni dei quali attribuiti a Cola dell’Amatrice. Nel corso del tempo il suo spazio ha accolto dapprima la Sala del Capitolo poi, nel XVI secolo, è divenuto Oratorio del Corpus Domini e in seguito armeria della caserma, come ultima destinazione prima del restauro, pescheria comunale. L’ambiente risulta molto curato, al suo interno sono esposti cinque dipinti di Cola dell’Amatrice appartenuti all’Oratorio del Corpus Domini che raffigurano temi dell’Antico Testamento ed episodi della vita del Re Nabucco e di regnanti che hanno trascorso e vissuto esperienze, momenti e circostanze simili a quelle della Passione di Gesù, precedentemente conservati nella sala parrocchiale del convento di San Francesco. La sala è aperta al pubblico e vi consigliamo vivamente di visitarla.